Un antico detto indiano ci narra che l’essere umano è interiormente costituito come una casa di 4 stanze:

La prima stanza è il suo corpo fisico e le azioni che fa con esso

la seconda è il suo mondo emozionale

La terza è la sua sfera mentale

E la quarta è il suo lato spirituale: la sfera in cui è presente la sensazione di appartenere a qualcosa di più grande e di avere dentro, in profondità un’identità più ampia e completa.

Secondo questo antico detto la salute fisica e psichica dell’essere umano dipende da quanto siano pulite e arieggiate le singole stanze e da quanto l’aria e la luce che entrano dalle finestre fluiscano tra tutte le stanze della casa.

Se una stanza non viene mai visitata, pulita, riordinata e arieggiata comincia emettere cattivi odori e una sensazione psichica di abbandono e comincia a influire negativamente sul resto della casa.

Anche se tra le stanze vi sono ostacoli che spezzano la circolazione di aria e luce, la casa diventa un ambiente meno salubre.

Inoltre, la casa va vista inserita in un ambiente pieno di altre case ( la famiglia, la città, le persone con cui si interagisce) e in un contesto storico e culturale specifico.

Anche questo insieme ha un’influenza sulla qualità e sulla quantità di aria e luce solare che vengono immesse nella casa.

Così, in terapia il paziente si avventura, assieme allo Psicologo come compagno di viaggio, in un’ esplorazione delle sue stanze interiori e dei legami che la sua casa ha con quelle circostanti, andando a individuare e rimuovere gli ostacoli che impediscono una più salubre circolazione di luce e aria fresca.

Insomma tutto ci riconduce all’Apollineo “Conosci Te stesso”.

Dott. Ivan Alibrandi